La protesi monocompartimentale del ginocchio: quali le indicazioni?

Che cos’è la gonartrosi?

La gonartrosi, o artrosi del ginocchio, è una patologia molto diffusa nel mondo occidentale e caratterizzata da una riduzione della cartilagine articolare che riveste le superfici ossee. Questo comporta una esposizione dell’osso subcondrale causando dolore e limitazione funzionale. L’organismo risponde a questo insulto e si difende producendo gli osteofiti, cioè osso in esubero che produciamo in risposta all’artrosi per aumentare la superficie di contatto tra un osso e l’altro e cercare di sentire meno dolore. È un vero e proprio meccanismo di difesa che però causa una notevole limitazione articolare riducendo il movimento e causando rigidità articolare. Nel nostro caso questo processo può verificarsi in uno o più compartimenti: il ginocchio infatti è costituito da tre articolazioni, la femoro-tibiale interna, la femoro-tibiale esterna e la femoro-rotulea. E’ presente inoltre un compartimento centrale ospita il legamento crociato anteriore e posteriore responsabili della stabilità e propriocezione del ginocchio.

Quando impiantare una protesi monocompartimentale?

Quando l’artrosi colpisce solo uno dei primi tre compartimenti non è necessario impiantare una protesi totale ma è sufficiente utilizzare una protesi monocompartimentale. Il vantaggio di queste protesi consiste nel preservare tutto ciò che non è usurato all’interno del ginocchio, vale a dire i due restanti compartimenti ed il legamento crociato anteriore e posteriore. È scientificamente dimostrato da numerosi lavori che le protesi monocompartimentali garantiscano dei risultati funzionali superiori rispetto alle protesi totali.

Qual è la durata di una protesi monocompartimentale?

La letteratura riporta inoltre una sopravvivenza a lungo termine degli impianti leggermente inferiore rispetto alle protesi totali. La durata media di una protesi monocompartimentale è di circa 15-20 anni rispetto ai 20-25 anni di una protesi totale. Ovviamente tale durata dipende da diversi fattori tra cui il peso corporeo del paziente, il tipo di attività lavorativa e le abitudini sportive.

In che cosa consiste l’intervento di protesi monocompartimentale di ginocchio?

L’intervento di protesi monocompartimentale di ginocchio consiste nel rivestire il femore e la tibia con due superfici di titanio che vengono ancorate all’osso del paziente con uno speciale cemento. Tra le due componenti viene interposto uno spessore di plastica che funge da menisco. L’intervento ha una durata di circa 40-50 minuti, variabile a seconda delle caratteristiche del ginocchio e del paziente. L’intervento si esegue in anestesia spinale sempre secondo il protocollo Fast-Track, ossia il protocollo riabilitativo che consente al paziente di camminare il giorno stesso dell’intervento e di essere dimesso dopo qualche giorno, con un ritorno alla vita normale nel giro di qualche settimana. E’ un intervento che può essere eseguito anche in forma bilaterale simultanea quando entrambe le ginocchia sono compromesse. Il compartimento del ginocchio più frequentemente interessato dal processo artrosico è quello femoro-tibiale interno, a seguire quello femoro-tibiale esterno e quello femoro-rotuleo. Nel caso in cui due dei tre compartimenti siano interessati dall’artrosi è possibile eseguire anche due protesi monocompartimentali nello stesso ginocchio: Si parla così di protesi bicompartimentali o bimonocompartimentali.

A cura del Dr Biazzo Alessio, specialista in chirurgia protesica mininvasiva del ginocchio e dell’anca